Luna di sangue by Robin Saxon

autore:Robin Saxon [Kidwell, Robin Saxon e Alex]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: gay romance
ISBN: 978-1-63477-881-7
editore: Dreamspinner Press
pubblicato: 2016-09-06T04:00:00+00:00

Capitolo 10

Jed

UNA PICCOLA notizia: i lupi mannari esistevano davvero. Grandi cani pelosi con artigli e zanne che uscivano durante la luna piena? Oh, sì. La cosa era molto, molto reale e di per sé sufficiente a confondere chiunque. Se poi il suddetto lupo mannaro era anche il ragazzo col quale stavi più o meno insieme, allora la faccenda assumeva pure una nuova connotazione. Jed stava cercando di non pensarci. E, infatti, stava funzionando. Probabilmente perché Redford era così… Redford, era talmente ingenuo da dimenticarsi con facilità in cosa si era trasformato.

Quel che Jed non gli aveva rivelato era di aver avuto paura. Tutta la notte. Certo, era vero che il suo atteggiamento da maschio alfa aveva reso Red felice come una pasqua, ma aveva pur sempre provato della paura. Sarebbe bastato che il lupo avesse capito di poterlo sopraffare, che il suo muso non era fatto per annusare le margheritine, ed entrambi si sarebbero fatti male. Cavolo, chi poteva sapere se la volta dopo Jed sarebbe stato ugualmente mite? Lui non era un maschio alfa e gli andava bene così. Ogni relazione – a volerle chiamare in quel modo – lo rendeva talmente passivo che si sarebbe messo a leccare per terra e, onestamente, lui si sentiva a proprio agio. Almeno in quel momento sapeva qual era il suo posto. Almeno qualcuno badava a lui.

Qualunque fosse quella roba, quell’emozione che si evolveva e cresceva e gli stringeva il petto ogni volta che si avvicinava a Redford non era qualcosa che conosceva. Non si trattava della sua solita sottomissione, del suo pregare per avere gli avanzi. Era un sentimento più grande e più terrificante. Non era nemmeno lontanamente così semplice.

E proprio in quel momento, mentre erano lì a guardare le scimmie e Redford gli teneva la mano pieno di gioia, l’aveva colpito come una martellata.

Sembrava davvero la battuta finale di una barzelletta. Però Jed non stava ridendo. Le dita di Redford erano intrecciate alle sue, una piccola ondata di calore lo coglieva all’improvviso ogni volta che il suo pollice gli sfiorava la pelle con movimenti circolari. Era una sensazione terribilmente familiare, da far venire il diabete, ma non c’era un maledetto posto al mondo nel quale avrebbe preferito trovarsi. E questo faceva paura quanto un lupo che ti voleva staccare la testa a morsi.

Buck era il suo tipo. Fine della storia. Era proprio il suo tipo, l’unico dal quale si fosse mai sentito attratto, ed era una scopata divina. Eppure era lì, in quel maledetto zoo invece che sul sedile posteriore della sua limousine a farsi scopare. Perché? Perché Buck, invece di tenere le sue mani possenti a posto, aveva iniziato a scopare Redford con gli occhi. Il solo pensiero gli faceva attorcigliare le budella. E così, invece di godersi il bacio, aveva dovuto resistere alla tentazione di sparargli in faccia. Gli aveva fatto perdere la voglia.

Non che ne avesse avuta davvero. Per tutto il tempo che era stato osservato e palpeggiato, l’unica cosa che Jed aveva desiderato era andarsene via con Redford.

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